Uno degli album più amati del rocker di Zocca compie 41 anni, all’interno la title-track che ancora fa discutere per il testo provocatorio.
Era il 14 aprile del 1983 quando sugli scaffali dei negozi di dischi arrivava quello che sarebbe diventato l’album della definitiva consacrazione per Vasco Rossi ovvero Bollicine. Il cantautore aveva già raggiunto la popolarità, dopo cinque dischi pubblicati, e una chiacchieratissima partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Vado al massimo, i fan del Blasco ricorderanno che abbandonò il palco con il microfono in tasca in segno di protesta contro il regolamento della kermesse che prevedeva il playback.
L’anno successivo ricompare all’Ariston, questa volta per interpretare Vita spericolata, una delle sue canzoni leggendarie. Ma non è l’unica traccia contenuta nel disco che spopolò, anche il brano dal quale prende il nome diventò un successo. Il testo di Bollicine, tra l’altro, è uno dei più controversi del rocker di Zocca, soprattutto perché il pubblico per diverso tempo ne ha frainteso il significato. Non tutti hanno compreso di cosa parla veramente.
Spegnerà 41 candeline il prossimo 14 aprile uno degli album più importanti della storia della musica italiana. Stiamo parlando di Bollicine, il sesto disco in studio di Vasco Rossi; per intenderci quello che contiene Vita spericolata, Una canzone per te e, appunto, Bollicine. Quest’ultimo brano oltre a permettergli di trionfare al Festivalbar del 1993 è stato spesso frainteso, anche dagli stessi fan del Blasco; più di qualcuno ha colto un’allusione all’assunzione di sostanze stupefacenti.
L’associazione tra Coca-Cola e la cocaina infatti è semplicemente un falso mito, una leggenda metropolitana, una supposizione più volte smentita. In realtà si tratta di una critica aspra e profonda al marketing, una parodia degli slogan e degli spot pubblicitari dell’epoca. “Chi Vespa mangia le mele”, “Birra. E sai cosa bevi”, “Tv, Sorrisi e Canzoni. E sei protagonista” e poi ancora: “Denim. Per l’uomo che non deve chiedere mai”, tutte espressioni mutuate dalla radio e dalla televisione per collegarle alla celebre bevanda zuccherata.
Pare che tra l’altro lo storico marchio avesse intenzione di procedere per vie legali, facendo causa a Vasco. Poi visto il successo che ottenne la canzone, i vertici fecero dietrofront. Si tratta però di una versione che non è stata mai confermata.
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